dr.ssa Luciana Baroni, Medico, Geriatra, Neurologa, Nutrizionista
04 Luglio 2022
Tempo di lettura: 3 minuti
La fragilità nelle persone anziane è collegata anche alla dieta e si ritiene che il contenuto proteico giochi un ruolo importante, poiché un apporto troppo basso di proteine ha un effetto negativo sulla massa muscolare e sulla forza.
Ma quali proteine scegliere? Al contrario di quanto comunemente si pensa, non sono le proteine animali (da latticini, carne, pesce, uova) quelle che contrastano la fragilità, ma le proteine contenute nei cibi vegetali.
Questo è quanto emerge da un nuovo studio [1] svolto su 85.871 donne anziane partecipanti al Nurses' Health Study, seguite per 22 anni, durante i quali si sono verificati 13.279 casi legati alla fragilità.
Che cosa si intende per "fragilità"? Si parla di fragilità quando siamo in presenza di almeno 3 dei seguenti problemi: affaticamento, forza muscolare ridotta, ridotta capacità aerobica, presenza di 5 o più malattie, perdita di peso maggiore del 5%.
La fragilità rende suscettibile l’anziano di conseguenze gravi, anche mortali, per eventi patologici o traumatici che di per sé sarebbero banali. Quindi, prevenirla con la dieta è estremamente importante.
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Lo studio ha mostrato che, contrariamente a quanto si crede, non esistono associazioni tra un maggior consumo di latticini e una minor fragilità, e nemmeno con il consumo di proteine totali.
Quello che cambia la situazione in positivo è invece un maggior consumo di proteine vegetali.
Ecco i principali risultati dello studio:
Sostituire anche solo il 5% delle calorie totali della dieta con proteine vegetali al posto di quelle animali porta al 38% di riduzione del rischio di fragilità.
Più in dettaglio, la riduzione è del 32% quando si sostituiscono le proteine dei latticini, 42% quando si sostituiscono quelle di carne, pesce e uova, con una media del 38% come indicato al punto precedente.
Le donne con una maggiore assunzione di proteine vegetali (6,2 g al giorno contro 3,8 g al giorno) avevano un rischio inferiore del 14% di sviluppare fragilità (dopo l'aggiustamento per tutti i fattori confondenti rilevanti).
Al contrario, un'elevata assunzione di proteine animali era associata a un aumento del 7% del rischio di fragilità.
In definitiva, lo spostamento verso le proteine vegetali, a scapito di quelle animali, è un cambiamento decisamente positivo ed efficace contro la fragilità negli anziani.
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Categoria: Dieta e salute