dr.ssa Luciana Baroni, Medico, Geriatra, Neurologa, Nutrizionista
15 Maggio 2023
Tempo di lettura: 3 minuti
Domanda dei lettori: "Il colesterolo è davvero un fattore di rischio primario per le malattie cardiovascolari?"
Negli ultimi anni si sente dire da più parti che, come fattore di rischio per le malattie cardiovascolari, il colesterolo non è poi così importante.
Invece, l'importanza dei livelli di colesterolo ematico (quello cioè che si misura con gli esami del sangue) come fattore di rischio non è mai stata messa in discussione.
Quello che è nel tempo emerso è che ci sono molti alti fattori di rischio cardiovascolare, quali diabete, ipertensione, fumo, obesità, stress, vita sedentaria: in questo senso, forse sì, l’importanza dei livelli di colesterolo ematico è stata ridimensionata, ma il colesterolo LDL rimane il principale fattore di rischio.
Per quanto riguarda gli effetti della dieta, è noto che i cibi ricchi di grassi saturi e trans sono più potenti del colesterolo dietetico nell’influenzare negativamente il colesterolo ematico, ma i cibi animali ricchi di grassi saturi sono anche ricchi di colesterolo, perciò questi due fattori dietetici non sono mai disaccoppiati.
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Esistono grossi interessi economici che mirano a scardinare l’associazione tra cibi animali e aumento del colesterolo nel sangue, e questo viene fatto giocando sul termine “colesterolo” che può indicare sia quello ematico che quello dietetico.
Certamente i grassi saturi e trans sono presenti anche in alcuni cibi vegetali trasformati (alcuni piatti pronti e formaggi vegetali, ecc.), e questo gioca a favore di chi vuol fare di ogni erba un fascio.
Ma tutti i cibi vegetali non trasformati, da usare come ingredienti nella cucina di ogni giorno, apportano componenti dietetiche protettive (antiossidanti, steroli, fibra), non contengono colesterolo né grassi trans, e pochi (o nulli) grassi saturi.
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